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In tutte le altre prove precedenti, in assenza di tegole di aerazione, le prestazioni della camera isolata erano migliori di quelle della camera intercomunicate. In questa situazione invece le prestazioni della camera intercomunicante migliorano nettamente rispetto alla prima. Ciò significa che la posizione alternata delle tegole di aerazione favorisce il passaggio dell'aria da un condotto all'altro migliorando, in questo caso, la ventilazione.

Eliminando gli aeratori in gronda e mantenendoli solo in mezzeria e in colmo non si riscontrano maggiori velocità medie in uscita ma si nota la presenza di numerosi picchi come se il movimento dell’aria in esterno e le conseguenti depressioni o sovrapressioni riuscissero ad influenzare maggiormente l'uscita dell'aria. Inoltre la temperatura rilevata è stata di circa 2-3 gradi inferiore rispetto alla configurazione con gli aeratori anche in gronda. Questo dato è comunque ancora oggetto di analisi soprattutto per valutare i reali effetti e le influenze del vento.

Altre numerose prove sono proseguite in questa sperimentazione modificando la posizione delle tegole e le considerazioni rilevate possono essere riassunte in tabella. Resta comunque ancora aperta la strada della ricerca del corretto dimensionamento dell'intercapedine ventilante e soprattutto della linea di uscita in colmo sulle cui configurazioni sono state effettuate (e proseguono) altre sperimentazioni studiando alcuni modelli di uscita (riportati in alcuni schemi che seguono) dai quali trarre indicazioni per la messa a punto di un prodotto/sistema per questo particolare aspetto funzionale / estetico / costruttivo.

*Parte della ricerca, tuttora in corso, è ripor­tata nella tesi di laurea di Beatrice Simionato e Franco Favaro "Studio della Circolazione Naturale dell'Aria in un Sistema di Copertura a Falda". Venezia IUAV1997. Relatore prof. Giovanni Zannoni.